CHIRURGIA DEL PANCREAS

Il pancreas è un organo addominale posto al di dietro dello stomaco, anatomicamente diviso in tre porzioni (testa, corpo, coda pancreas) necessario per la digestione degli alimenti (funzione esocrina per la produzione degli enzimi pancreatici) e con importanti funzioni ormonali per la regolazione del metabolismo degli zuccheri (produzione di insulina e glucanone) e delle complesse attività intestinali (funzione endocrina del pancreas per la produzione di ormoni intestinali).

La chirurgia del pancreas si può rendere necessaria quando insorgono tumori pancreatici, principalmente distinti per la loro origine in:

  • tumori del pancreas esocrino (la maggior parte)
  • tumori del pancreas endocrino (più rari)

TUMORI DEL PANCREAS ESOCRINO

Il più comune è l’adenocarcinoma pancreatico (circa il 90% dei casi), tumore ad origine prevalente dai dotti del pancreas; altre forme istologiche (carcinoma adenosquamoso, tumore a cellule squamose, carcinoma a cellule ad anello) sono varianti istologiche più rare.

TUMORI DEL PANCREAS ENDOCRINO

Nella minor parte dei casi (5-10% circa) il pancreas dà origine a tumori endocrini o neuroendocrini (NETs) dal comportamento e aggressività biologiche variabili, spesso a crescita lenta, talora capaci di produrre in modo non controllato ormoni intestinali da cui possono dipendere le particolari manifestazioni cliniche.

TUMORI BENIGNI E LESIONI PRECANCEROSE

Molte lesioni originate nel pancreas sono in realtà di natura benigna (cisti sierose o cistoadenoma sieroso), altre invece pur nate come lesioni benigne, hanno la potenzialità di trasformarsi in tumori maligni nel tempo (lesioni precancerose quali le cisti mucinose o cistoadenoma mucinoso e le neoplasie cistiche mucinose papillari intraduttali o IPMN).
In questi casi può essere necessario eseguire stretti controlli e rimuoverle chirurgicamente quando sono presenti rischi concreti di cancerizzazione.

QUALI SONO I SINTOMI DEL TUMORE AL PANCREAS?

La comparsa di manifestazioni cliniche dei tumori maligni pancreatici è spesso tardiva, quando la malattia è ormai in fase avanzata.
A seconda della sede, del tipo e dello stadio di avanzamento del tumore, possono comparire ittero, perdita di peso o segni di invasione degli organi vicini come una occlusione intestinale. È necessario completare la diagnosi e la stadiazione del tumore mediante ecografia addominale, TAC ed RMN; in casi specifici si rende utile la endoscopia retrograda delle vie biliari (ERCP) o una ecografia di contatto eseguita endoscopicamente (ecoendoscopia).
Se necessario si procede a indagine bioptica.
A seconda dello stadio di malattia e delle condizioni del paziente, si sceglie il possibile trattamento.

COME SI INTERVIENE IN CASO DI TUMORE AL PANCREAS?

Quando il tumore è asportabile, si procede alla resezione della parte di pancreas colpita (duodenocefalopancreasectomia o DCP per i tumori della testa, splenopancreasectomia distale per i tumori del corpo-coda). In casi specifici si rende necessaria la asportazione della intera ghiandola pancreatica (pancreasectomia totale). Quando il tumore non è asportabile, le cure possibili sono rivolte alla palliazione dei sintomi (posizionamento in endoscopia di protesi biliari per ridurre l’ittero) o chirurgia di palliazione per garantire la possibilità di alimentarsi (gastroenteroanastomosi) o di scarico della bile prodotta dal fegato (epaticodigiunostomia).

Se possibile per le condizioni cliniche, si aggiungono le cure chemioterapiche e radioterapiche.
In ultimo, si considerano le cure antalgiche per il controllo del dolore.

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